Banne

martedì 14 giugno 2011

Il "menefreghismo" di chi non vota.

Secondo me, se va avanti così, va a finire che a votare non ci va più nessuno!
Ecco come esordiva in un suo celebre monologo Giorgio Gaber nel 1999, citando poi nomi di politici che ancora oggi, dopo 11 anni, sono nei salotti della politica, con gli stessi giochi e giochini per guadagnare e incasinare la gente.
Riflette con la sua grande fantasia comica sul problema dell'assenteismo elettorale, in cui chi vota accusa di menefreghismo chi non vota, perché il voto è diritto e dovere del cittadino consapevole e corretto; eppure spesso non si considera la disillusione degli elettori nei confronti di questa politica (Uguale e ripetitiva già nel 1999) che non fa distinzione tra un politico o l'altro, destra o sinistra, il risultato che chi governa "mangia e ruba" insieme all'altra parte.
Nel referendum svoltosi ieri ed oggi vi è stata un'affluenza del  57%, un poco più della metà della popolazione, oltre i commenti generali (che trovo personalmente stupidi) che dicono che è andato a votare solo chi aveva a cuore l'abrogare le 4 leggi vergogna mentre chi voleva mantenerle non è andato a votare, credo che il problema sia la totale mancanza di fiducia verso lo stato, che sembra (??) fregarsene del parere dei cittadini onesti, e la sensazione, anche mia personale, è che anche dopo questa grandissima vittoria, le cose non cambieranno come di dovere, probabilmente domani inventeranno una legge simile ma diversa da far passare per privatizzare l'acqua o aumentare la bolletta, oppure per far rimanere impunite certe cariche statali.
Credo, al pari di Gaber, che sia un "non voto" consapevole, un voto di rifiuto più che di protesta per questa politica lontana anni luce dalle persone.
Ecco le sue parole: "Come si fa a tacciare di sterile menefreghismo uno che non vota? Potrebbe essere un rifiuto forte e cosciente di questa politica! ... C'è dentro il disagio [Nel non andare a votare] di non appartenere più a niente, di essere diventati... totalmente impotenti". C'è dentro il dolore di essere diventati così poveri di ideali, senza più uno slancio un sogno, una proposta una fede, è come una specie di resa!!
Parole forti e belle nella loro profondità, spero che voi le troviate illuminanti almeno quanto me, ecco il video di questo monologo.

Fonti video:
Youtube = http://www.youtube.com/watch?v=X-QXXOiUVXw&feature=related

Christian


P.s. Quorum ottenuto, e il 95% percento dei votanti ha detto SI, grazie e bravi tutti voi che avete votato!!! Ora rimane combattere per le fonti rinnovabili ed alternative!

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